5 nov 2014

l'oro del sinai


Ad un certo punto l’ampia valle desertica si stringe e vedi una duna di sabbia dorata fra le rocce di basalto bollente. I segni degli snowboard li vedi sempre, anche se non ci sono in giro i ragazzi imbionditi dal sole che li hanno impressi sulla sabbia. La polizia se se ne accorge li fa sloggiare, teme che quell’attività bislacca possa interferire con l’esiguo traffico. Solo la forza del Khamsin, il vento di fine inverno, riesce a cancellare le tracce del sandboard. Ed è così che ti accoglie Dahab, che in Arabo vuol dire oro...

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