23 nov 2020

Great Barrier Reef: riusciranno i volontari a restaurare la più grande opera della natura?

 

great barrier reef - nasa.gov

Dopo l’ultima estinzione di massa, avvenuta 250 milioni di anni fa, i coralli impiegarono dai due ai dieci milioni di anni per ripopolare il mare. Oggi la scienza sta cercando disperatamente di aiutarli a superare la crisi climatica perché la perdita delle barriere non riguarderà soltanto gli amanti del mare e delle immersioni.

I coralli, per anni, sono stati il mio principale datore di lavoro. Come guide e istruttori subacquei, avevamo a cuore la loro bellezza quanto la loro salute. Dieci anni fa la crisi climatica ancora non sortiva i suoi effetti più pesanti, ma già si parlava di allevare i coralli per trapiantarli nelle zone danneggiate. Sembrava una cosa molto complicata. Chi non ha mai visto i coralli, o non è interessato a farlo, s’è sicuramente perso qualcosa, ma la loro scomparsa non può lasciare nessuno indifferente. Dalle barriere coralline dipende il 25% di tutte le specie oceaniche. Nelle barriere trovano rifugio e protezione uova, larve e innumerevoli esseri durante il loro accrescimento. La loro biodiversità e il loro ruolo nell’ecosistema planetario sono paragonabili a quelli delle foreste amazzoniche e della Nuova Guinea. Mezzo miliardo di persone è legato alla loro salute, non solo per la pesca e il turismo: le barriere sono vitali per le coste. Le proteggono dall’erosione e da mareggiate potenzialmente catastrofiche. Purtroppo, negli ultimi trenta anni il 50% delle barriere poco profonde è andato perduto. Ciò che resta di loro scomparirà del tutto al massimo nel 2050.

Quella dei coralli è una storia iniziata 500 milioni di anni fa...

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8 set 2020

Come la pesca illegale arriva a violare anche le risoluzioni ONU

 



La storia sembra un thriller scientifico, per le tecnologie impiegate e per la scala di grandezza della violazione. La truffa scoperta da una ONG.


Lo scenario è il Mar del Giappone, più precisamente la Zona Economica Esclusiva della Corea del Nord, dove un dittatore che sembra il cosplay (costume-play) di un personaggio cestinato dalla Marvel si è attirato la condanna internazionale per i suoi esperimenti con armi atomiche e missili balistici. Nel 2017 il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite adotta una serie di risoluzioni per sanzionare il paese. Alcune risoluzioni vietano l’approvvigionamento di pesce dalla Corea del Nord, vietano la joint venture tra la Corea del Nord e altri paesi senza l’approvazione delle Nazioni Unite e soprattutto vietano alla Corea del Nord la vendita o il trasferimento dei diritti di pesca. Eventuali infrazioni costituiscono una violazione del diritto internazionale e del diritto interno del paese che le commette. Nonostante l’embargo, la guardia costiera sudcoreana osserva centinaia di navi da pesca che incrociano le acque della Corea del Nord. Sono troppo grandi per essere navi nordcoreane. Da alcuni controlli e osservazioni, e confrontando le foto di archivio, la guardia costiera raccoglie alcune prove sul maggior indiziato...

su ImperialBulldog




31 lug 2020

Figli di una... shamandura è ora disponibile nelle librerie e nei principali store





Bene! Grazie a StreetLib, la nuova edizione cartacea di Figli di una... shamandura approda da Amazon, IBS, Libreria Universitaria, la stessa StreetLib.Store ed è ordinabile presso tutte le librerie fisiche. Ancora è vivo il ricordo delle prime copie semi- clandestine, distribuite solo a Sharm el Sheikh. Ma dopo più contratti con editori diversi, ho fatto da me rivolgendomi ad una piattaforma dinamica e molto presente.

Le copie autografate o con dedica sono sempre disponibili presso Scubamarket in esclusiva: ne ho scritto su questo blog nel precedente post e su Scubaportal:


Per ordinarlo online (non autografato):

StreetLib:
https://store.streetlib.com/it/claudio-di-manao/figli-di-una-shamandura

ibs.it:
https://www.ibs.it/figli-di-shamandura-segreti-peccati-libro-claudio-di-manao/e/9788835862727



Ma non dimenticate le librerie, soprattutto le più piccole hanno bisogno del vostro sostegno per continuare ad esserci, per continuare a diffondere cultura sul territorio. Se non fosse disponibile: richiedete la nuova edizione - StreetLib. Presso tutte le librerie fisiche.

Un caro saluto a tutti!

E un grazie a tutti i compagni di viaggio in questa avventura che continua a far sorridere e sognare anche me: l'autore.




30 giu 2020

figli di una shamandura torna in una nuova edizione con dedica




Dopo un po', mi ritrovo pieno di libri. I miei.
Da qualche tempo mi venivano pagati così i diritti d'autore. Non protestavo troppo, l'editoria soffre ancora e siamo tutti sulla stessa barca. I mie diritti d'autore, tradotti in copie, non erano certo dei TIR pieni di libri. Poi arriva il COVID. Addio presentazioni, conferenze e serate. Il contratto era scaduto da tempo.

Figli di una Shamandura era lì, che mi diceva da tempo: fai qualcosa.
Per molte persone io sono quel libro e quel libro è me. Non ho mai capito questo meccanismo. Di libri ne ho scritti e pubblicati, ma continuavano a fissarsi su Figli di una Shamandura. L'ultimo  'Io sono il Mare' l'avevo già prodotto in piena autonomia, con un crowdfunding. S'è difeso bene, ma Figli di una Shamandura non gli ha mai ceduto un gradino nelle classifiche. Neanche dopo il lancio in tutta Italia."'Ce l'hai Figli di una shamandura? L'ho già letto, ma è per un amico". mi dicevano.
E io avrei preferito che regalassero 'Io sono il Mare' un libro scritto per tentare di convincere più persone possibile ad andare sott'acqua, a vedere cosa rischiamo di perdere.

A marzo, la situazione è drasticamente cambiata.
Non ci sono più eventi, conferenze, presentazioni. Mi manca incontrare le persone, parlarci, firmare autografi e dediche, bere una birra insieme.
Ma posso sempre firmare le copie. Così ho deciso di presentare l'ultima edizione di Figli di una Shamandura, interamente curata da me, su Scubamarket in anteprima e in esclusiva, copie con dedica. A un prezzo bassissimo: 10 Euro.
Qualcuno troverà da dire che 300 pagine di Clive Cussler costano 2 Euro in meno. Posso rispondere che di Cussler stampano milioni di copie, delle quali tantissime vanno al macero (sì, è un meccanismo perverso dell'editoria) mentre di Figli di una Shamandura ne vengono stampate poche, quelle che servono.
Nulla va al macero e mi sento in pace con le foreste.

E adesso, speriamo che piaccia.

Figli di una shamandura con dedica su Scubamarket.
https://www.scubamarket.it/prodotto/figli-di-una-shamandura/

Leggi di più su Scubaportal
https://www.scubaportal.it/figli-di-una-shamandura-nuova-edizione-disponibile-con-dedica-e-in-esclusiva-presso-scubamarket/









10 giu 2020

storia grottesca di intelligenze superiori - racconto pulp




C’era una volta un pianeta azzurro. 
Era il terzo iniziando a contare da una stella chiamata Sole.  Era azzurro perché la sua atmosfera e i suoi oceani erano limpidi, e la radiazione blu è l’ultima a sparire quando attraversa un fluido trasparente. Adesso è ocra e grigioverde, e sapete perché? Tutta colpa di una scimmia che un tempo viveva laggiù.

Pur avendo un solo cervello, quella scimmia si definiva intelligente. Non che fosse del tutto stupida, bisogna ammettere che era molto capace. Ma le scimmie, si sa, sono bravissime soprattutto a far danni. Quella scimmia lì iniziò molto presto. Quando scoprì il fuoco e credette di poterlo gestire, incendiò la savana. Ma non si diede per vinta, se ne andò in cerca dei semini che più gli piacevano e li sparse sul terreno annerito, ormai libero da arbusti. Ne nacquero una caterva di piantine. Allora decise di riutilizzare i semi delle spighe più grandi, o che ne producevano di più, e così via. Erano nate l’agricoltura e la manipolazione genetica.

Scoprì presto che non gli andava di lavorare da sé tutto quel terreno, così fece fare il lavoro agli animali. Erano ovviamente erbivori, i grossi carnivori non erano per niente propensi al farsi mettere un giogo al collo per trascinare aratri in giro. Ora però gli erbivori toccava foraggiarli, toccava fare altro spazio per far crescere le piante di cui si nutrivano. Detto fatto, ricominciò a bruciare e ad abbattere boschi. Presto i capi-scimmia divennero così ricchi e potenti che si fecero costruire missili e astronavi gigantesche per andare a trovare gli dei del cielo. Per costruirle, però, servivano molte braccia, e i buoi non erano così bravi nelle costruzioni, quindi catturò altre scimmie per fargli fare il lavoro. Purtroppo, però, quelle astronavi non si mossero mai. Le avevano fatte di pietra, pensate un po’. I primi progettisti di astronavi avevano scelto i materiali più pesanti.

Molto più avanti, continuando a scervellarsi su come far lavorare qualcuno (o qualcosa) al posto suo, la scimmia inventò le macchine a vapore, con le quali poteva spostarsi e fare buchi nel terreno alla ricerca dell’acqua. E così, scavando e trivellando un giorno un buco eruttò un liquido nero. 
Si accorse presto che quella robaccia puzzolente bruciava che era una meraviglia. Sì, il fuoco gli piaceva un casino, e ogni volta che scoprivano un nuovo pozzo le scimmie si mettevano a ballare in circolo.
Rimestando la parte che non bruciava (una morchia fangosa) con altre sostanze tossiche scoprì la plastica. Poteva farci tessuti, tubi e contenitori leggerissimi, praticamente indistruttibili. E pensare che fino ad allora, non sapendo che farsene, l’aveva spennellata sulle strade, quella robaccia nera. Se prima aveva danzato intorno ai pozzi, adesso la scimmia faceva le capriole di contentezza. Mica si rendeva conto che quel materiale indistruttibile non poteva gettarlo via come una volta faceva con i cestini di paglia e le noci di cocco. Scoppiò un bel casino.



Quella roba non si distruggeva sottoterra né in mare. Ma era convinta, la scimmia, che ci fosse spazio, tanto spazio su quel pianeta: per la sua specie, per i pascoli, per le piantagioni, per costruire le città. E per lasciare plastica in giro. Era convinta, la scimmia, che per far estinguere una specie abile e intelligente come la sua ci sarebbe voluto per forza un asteroide o una guerra atomica. E così andò avanti a bruciare foreste e petrolio, a tagliare alberi, a fabbricare oggetti di plastica. Se qualche scimmia metteva in guardia gli altri maschi della specie, questi si grattavano il sistema riproduttivo. Solo le femmine avevano qualche dubbio, ma avevano delegato le decisioni ai maschi, perché questi ci tenevano un sacco a comandare. Erano anche fisicamente più forti, e molto, molto irascibili. Poi un giorno si accorse che gli animali, soprattutto quelli nel mare, mangiavano la plastica, fino a restarne soffocati. Si accorse che quella che riuscivano a riciclare facendone dei tessuti, lasciava in giro dei pelucchi che piacevano molto alle larve dei pesci e dei crostacei, e che quindi anche il plancton stava sparendo. Ancora mi ricordo la faccia di quella scimmia davanti al microscopio: aveva su l’espressione tipica delle scimmie quando tolgono il tappo dal fondo di una barca. Certo, il pianeta sarebbe sopravvissuto, ma iniziò a muoversi per sbarazzarsi di quella scimmia tossica. E, purtroppo, anche di tante altre specie innocenti. 
Non lo fece di punto in bianco, eh! Il pianeta mandò segnali ed avvertimenti.
Ovviamente la scimmia non capì.

Adesso sapete perché, fratelli e sorelle polpi e polpesse, abbiamo rubato le loro astronavi per venire fin quassù, sul quarto pianeta. L’allevamento di gamberetti ci sta dando molte soddisfazioni e i cianobatteri stanno facendo un buon lavoro nell’ossigenare le pozze. Tra qualche anno avremo un’atmosfera tutta nuova. Ora che sapete perché siamo qui, e per colpa di chi, vi metto in guardia: non credo ce ne siano rimaste, di scimmie laggiù, ma so che alcune di loro, quelle ricchissime, potrebbero essere ancora vive in qualche bunker. Dubito che riescano a costruire altri razzi. Glie li abbiamo fregati tutti noi, ma non si sa mai. Se ne vedete spuntare una non esitate ad aprire la vasca di Giorgio, il calamaro gigante. L’abbiamo portato quassù con noi proprio per questa evenienza.






questo articolo è stato pubblicato su ScubaZone#49 col titolo PULP FICTION

sempre sui polpi e sul loro futuro nello spazio
https://www.imperialbulldog.com/2019/12/30/peter-godfrey-smith-subacqueo-e-filosofo-lindagatore-di-altre-menti/
https://claudiodimanao-libri.blogspot.com/2019/12/altre-menti-peter-godfrey-smith.html



20 apr 2020

Io sono Il Mare e L'Oro di Colombo scaricabili gratis



Posto qui come reminder, visto che il primo titolo è disponibile da più di un mese.

Ho pensato a quanti non hanno mai letto un libro ed ora si trovano costretti in casa, a combattere con la tentazione di fare zapping su notizie deprimenti. Ho pensato anche a chi i libri li legge e conosce il piacere di immergersi in altre realtà.
Un libro è una porta che si apre dentro di noi per portarci altrove. 
Ho scelto di regalare per primo Io sono il Mare perché è assolato, parla di mare e deserto, di lagune. E perché contiene un messaggio d’amore e d’impegno nei confronti dell’ambiente marino. 
Questo mio lavoro è stato concepito per avvicinare al mare soprattutto chi non ha mai messo una bombola in spalla. 
Condividetelo con chi non è subacqueo.
Potete scaricarlo in versione kindle e epub a questo link

L’Oro di Colombo, invece, è un racconto scritto tra il 1995 e il 2001 e pubblicato da Magenes nel 2009 all’interno della raccolta ‘Caraibi’.

Sullo sfondo di un paese sull’orlo della rivoluzione due avventurieri britannici si rivolgono a un giornalista italiano per lanciare una sottoscrizione: sostengono di poter trovare la flotta spagnola di Francisco de Bobadilla, affondata nel 1502 col suo carico d’oro e di schiavi. Un racconto che prende lo spunto da fatti veri, fatti storici e testimonianze raccolte personalmente, ma pur sempre un lavoro di fiction. 
La raccolta Caraibi non è più disponibile per intero in libreria e negli ebook store. Per più della metà dei racconti inseriti sono state realizzate riduzioni/versioni radiofoniche o sceneggiature. 


Ringrazio Scubazone per aver messo in campo i suoi potenti mezzi, distribuirlo in autonomia sarebbe stato laborioso e non avrebbe raggiunto un gran numero di utenti.

Un altro racconto della serie, ‘L’Eroe di Playa Grande’, altro racconto della serie, è disponibile gratuitamente per chi ha un abbonamento Kindle Unlimited. Oppure al costo di .99
https://www.amazon.it/Leroe-Playa-Grande


Buona lettura

Claudio Di Manao

I primi due titoli saranno scaricabili interamente gratis nei formati Kindle e Epub da Scubazone finché durerà l’emergenza.

AGGIORNAMENTO: l'offerta è scaduta il 18 maggio 2020
I titoli restano disponibili sulle piattaforme a pagamento

17 feb 2020

UNDERICE 2020 - Quando la subacquea diventa team building



Il termometro segna 6° e il laghetto di Lavarone sembra una lastra opalina. Dall'alto i subacquei affardellati, chiusi in cappucci e mute stagne, sembrano tanti guerrieri medievali scappati da un dipinto. Ho perso il briefing, ma forse è meglio così. Ho sinusite e febbricola da giorni. E gli entusiasmi irrazionali, dopo i venti, nuocciono alla salute. Ne sento ancora il peso come un vanto, ma il peso c'è tutto.

Lo spiegamento di forze è impressionante: tre buche nel ghiaccio e una quindicina di subacquei della Polizia e dei Carabinieri che forniscono assistenza..
Trovo Enzo Polimeni, l’organizzatore, a bordo lago con un dive-roster in mano. Coordina le attività con una calma olimpica da un microfonino che gli esce dal berretto di lana. I subacquei vanno e vengono con le attrezzature al guinzaglio negli slittini. Da questo e altri dettagli (come le assi di legno che incorniciano le buche nel ghiaccio e la passerella) noto che tutto è stato curato in nome del comfort e della sicurezza. Non poteva essere altrimenti con l'OPES, di cui Enzo è il responsabile nazionale per la subacquea e il DAN come partner nella manifestazione. Quando tutti sono fuori dall'acqua, cioè dopo che Enzo li ha spuntati dalla sua lista, si pranza al calduccio dell'hotel Al Lago. Andateci che vale la pena, c'è tutto quello che si può cercare in posti del genere: tanto abete, stanze luminose, personale cordialissimo. Birra a prezzi veramente onesti.



La conferenza inizia alle 15 nella sala convegni del Comune. Occhio e croce ci saranno almeno duecento persone. Modera Miro Iafisco, altro scrittore, conduttore e documentarista. Conosciuto due anni fa in gommone. Tutto inizia con un bel gesto: il dono di un defibrillatore alla comunità di Lavarone da parte della IRC, Italian Resuscitation Council, un’associazione di volontari che si prefigge di preparare il maggior numero di persone (ne hanno già addestrate 65.000) all’uso di quel prezioso salvavita. I Subacquei della Polizia e dei Carabinieri, invece, ci istruiscono sulle procedure di sicurezza per l’immersione sotto il ghiaccio. Lo fanno in quello stile che mi piace assai: “Se succede questo fai questo, se succede quell’altro fai quell’altro. Girati sempre dallo stesso lato. Qualunque cosa accada non ti preoccupare: ci siamo noi, a volte arriviamo ancora prima che tu ti accorga di aver avuto un problema.”



Dopo il mio intervento tocca a Umberto Giorgini, del DAN. Esponendo la gestione delle emergenze internazionali sottolinea la grande qualità del nostro sistema sanitario nazionale. E la cronaca di domani gli darà sacrosanta ragione: allo Spallanzani di Roma isoleranno il coronavirus per la prima volta in Europa.

Underice 2020 ha un programma che mi porta indietro nel tempo, a quando facevo la guida sott’acqua e nel deserto, per incentive e team-building. Enzo fa la stessa cosa: li massacra di divertimento con seminari e nuove esperienze da condividere in gruppo. Dopo cena ci porta tutti a fare una cosa strana: scendere con delle camere d’aria giù per una pista ghiacciata. I più esperti, tra i quali Umberto del DAN, si organizzano in trenini: cinque o sei copertoni legati in fila. Precipitiamo dritti e veloci. Parola d’ordine: caracollare a valle urlando, alzando i decibel verso la parabolica. Chissà come, mi passa subito la febbricola.



Le immersioni sotto il ghiaccio proseguono, ma opto per una visita medica: Marta Frigo, otorinolaringoiatra del DAN, dopo avermi osservato e ascoltato, riempie un foglio di prescrizioni. Mi sarei stupito del contrario. Ha lo studio a Monza e penso proprio che lo frequenterò. Difficile trovare otorinolaringoiatri subacquei, con esperienza specifica.

Ecco che tornano i guerrieri. Chi s'è immerso sotto il ghiaccio vuole raccontarlo. Una storia che non posso raccontare in prima persona ma solo per testimonianze. Sì, sì, c'è chi racconta 'cose mai viste e fatte' in prima persona, ma può andar bene nella fiction. Non per un blogger o editorialista. E questa non è l'unica considerazione da tempi moderni: il ghiaccio del lago, malgrado le temperature da emergenza climatica, resiste, ma è al limite. L’anno precedente, mi raccontano, erano intervenuti ruspe e spazzaneve per liberare la strada che portava alla sponda. 

'Questa settimana della merla è la più strana strana da sempre’ 
è il tormentone. 


Mi viene in mente l'intervista rilasciata a Miro Iafisco, che chiude commentando il mio intervento come un po' pessimista. Se ci fosse stato il tempo avrei aggiunto altro: cosa si può fare. Ma il punto di partenza, è solo uno: il disastro attuale, non imminente. Non possiamo partire da qualsiasi cosa che non sia la consapevolezza delle macerie.

Tornando a casa ci scappa un salto al museo d’arte contemporanea di Rovereto. C’è chi il Trentino, come del resto mezza Italia, lo vede solo come una località da sport alpini, paesaggi e castelli fiabeschi, dimenticando che lo Stivale non è un parco a tema ma un luogo reale, con una sua cultura ben strutturata, abitata da molto prima che TripAdvisor esistesse.
Il tempo bussa, dobbiamo tornare. La visita all'altra metà del museo è la milleunesima scusa per tornare in zona.



Conclusione?
Esperienza galattica. Se non c'eravate quest'anno, andateci l'anno prossimo, a Underice. Non è una semplice immersione sotto i ghiacci, è un evento coinvolgente.
Sono stato in mezzo alla mia tribù, in quell'ambiente dove so che incontrerò sempre qualcuno che conosco già, qualcuno col quale ho condiviso esperienze importanti: dalla crescita professionale alle giornate sott'acqua, alle risate in gommone. Ma anche qualcuno che non conoscevo e che mi ha colpito, che mi ha sorpreso profondamente. e col quale spero di condivider altre avventure.

Ma le due cose più importanti di tutte, dal mio meschino punto di vista, sono che la mia sinusite è passata e che l'umore è migliorato di brutto.

Grazie, oh mia tribù...
Grazie a tutti voi che c'eravate.

3 gen 2020

Oroscosub 2020



La subacquea sarà sempre più smart e sempre più orientata al benessere psicofisico. L’oroscopo 2020 è attento al tuo rapporto con le attrezzature innovative e con i social. Immersioni, erogatori, maschere e zavorre saranno sempre più interattive!
E tu?
Scoprilo leggendo il tuo oroscopo!



Ariete

In primavera-estate, verso i trenta metri di profondità, il tuo erogatore produrrà degli strani squittii. Non ti preoccupare, Ariete, i topi non si nascondono negli erogatori, preferiscono comode valigie Pelikan e custodie subacquee: aggiorna il tuo erogatore in rete. Problemi col buddy da febbraio a novembre. Festeggia ogni immersione con estratti rivitalizzanti alla cicoria. Occhio alle scalette a giugno.


Toro

Il transito di Venere in Gommone a luglio scatenerà il tuo fascino: tutti i subacquei, a prescindere da età, sesso o fede politica s’innamoreranno di te. Alimenta il tuo appeal con una muta di Dior in titanio doppio filo. Registrarla in rete a tuo nome solo se non temi Equitalia. Riprenditi dalle fatiche subacquee ed amatorie con estratti ringalluzzenti al guaranà. Barracuda a maggio. Ricciole a settembre.


Gemelli

Se non vuoi immergerti a visibilità zero aggiorna subito la tua maschera installando la nuova app Clear-Mask! Ad agosto una cernia gigante, bisessuale e trasgressiva ti farà volare su campi di gorgonie, distese di coralli tavolo e infine ti condurrà nella sua tana. Starà a te scegliere come comportarti col lei/lui. Recupera il tuo gemello disperso con molto yoga e tanti, tanti centrifugati di alghe e porri. Murene a novembre.


Cancro

Il GAV che hai ordinato su Amazon non soddisfa le tue aspettative. Te ne accorgerai alla prima immersione, quando inizierà a gonfiarsi da solo. Risolverai la questione staccando la frusta di alimentazione e gonfiando a bocca. Lo restituirai a giugno. Una Luna transumante in Pesce Spada in agosto ti renderà irresistibile tra i 10 e i 30 metri. Desatura l’azoto in superficie con frullati di avocado, barbabietola e clementine.


Leone

L’opposizione di Batman con Urano in Cassiopea ti indurrà a immersioni insulse e pozzangherose. La situazione si evolverà verso luglio con l’entrata di Jacques Cousteau nel tuo segno. Perderai una pinna a giugno. La ritroverai a settembre grazie a Fin-Finder. Scarica adesso l’app! Rispolvera vecchie letture, come Cani salati nel profondo blu. Tisane drenanti al cardo scozzese per rilasciare l’azoto residuo. 


Vergine

Il 22 aprile scoprirai che la tua muta si è misteriosamente ristretta, costringendoti a una minuziosa indagine sulle cause. Non tentare lavaggi con ammorbidente: mettiti a dieta, o comprane una più grande. A luglio uno scorfano ti chiederà l’amicizia su Facebook. Dirotta le sue strane attenzioni sul tuo account Twitter, dove la polemica è breve. Mercurio in Bombola migliorerà i tuoi consumi tra luglio e agosto. Evita i buddy Sagittario a ottobre. Castagnole a novembre.


Bilancia

Zorro in Barracuda causerà dei piccoli allagamenti della maschera. Cogli quei brevi momenti di stress per rivedere il tuo Io subacqueo più profondo. Gli eccessi di Giove a marzo influiranno sul tuo assetto. Preparati ad una estate di follie alle secche di Tor Paterno. Vedrai due aquile di mare, per farle esistere nel mondo postale su Instagram. Concediti attimi di sogno con Io sono il mare. Cambierai erogatore a settembre.


Scorpione

Il tuo nuovo smart-computer trasferirà i tuoi dati alla CIA. Non potrai farci niente. Evita immersioni in Russia, Ucraina, Cuba, Sudan, Venezuela, Nicaragua, Yemen, Libia, Siria, Iraq e Iran. Favorite le immersioni in Brasile, in Florida e alle Isole Marshall, dove scoprirai l’energia nascosta dell’atollo di Bikini. A febbraio Marte ti chiederà di ripassare gli esercizi dell’assetto. Fallo col GAV off-line, non si sa mai.


Sagittario

Amante del pesce palla come sei ti domanderai se i giapponesi siano pazzi a mangiare il fugu. Se non sai cos’è e non conosci i rischi cerca su Google. Evita di immergerti nelle tonnare abusive ad aprile, quando gli uomini (e le donne) del capitano Paul Watson, fondatore di Seashepherd, irromperanno tagliando le reti e speronando gli abusivi. Oppure unisciti a loro. Squali a maggio. Anemoni dicembre.


Capricorno

Se i computer smart degli scorpioni parlano con la CIA, il tuo GAV cinese parla con Xi Jinping! Tu non lo sai, ma ha una telecamerina nascosta nel pulsante di gonfiaggio. Evita di immergerti nudo o in luoghi sensibili. Oppure monetizza la cessione dei tuoi dati con GAV-Money, scaricabile a QUESTO LINK. Festeggia su Facebook la tua immersione con i capodogli a settembre. Tisane al cardamomo.


Aquario

Scommetto che la tua una bombola installa ancora Windows7. Se non vuoi vederti restituire il collo segato sbrigati a scaricare My-Tank Guardian, compatibile con Windows10, Android e Micio32. Questa app ti consentirà di monitorare corrosione e affaticamento del metallo. Piccoli problemi con l’erogatore a giugno. Anemoni a settembre. Centrifugati allo zenzero e cannella per immersioni elettrizzanti.


Pesci

A marzo un polpo ti farà delle avance: scattati un selfie con lui e postalo su Instagram, altrimenti non ci crederà nessuno. I pianeti Biro e Marte in congiunzione in Aquario consigliano un upgrade della cintura dei piombi in maggio. Balene a giugno. A luglio pubblicherai su Spotify il loro canto sperando di alzare qualche centesimo. Raggiungerai i 100 ascolti a dicembre. Rotture di cinghioli a settembre. 

Per tutti

Salute e sicurezza innanzitutto: consulta l'Oracolo Subacqueo più attendibile QUI

Questo oroscopo è apparso sul n° 48 di ScubaZone

Offerto da:


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