cape cross, namibia, claudio di manao |
Al mattino
presto, a Walvis Bay, il mare si perde nella nebbia. Sulla stessa latitudine,
dall’altra parte dell’Oceano Atlantico, c’è Rio de Janeiro. Walvis Bay, è in
Namibia. Il suo nome viene da una storpiatura imposta dai vari passaggi di
sovranità: inglese, tedesca e poi afrikaans. Vuol dire Baia delle Balene. E
come il sole si alza, il mare emerge dal quadro e vedi un fiume scuro, immenso.
E’ la corrente del Benguela, una striscia nera che nasce nelle profondità
gelide dell’Antartide. Nel suo cammino verso nord la corrente si arricchisce di
nutrienti raccogliendo residui di carcasse ed altri minerali da fondale
oceanico ed è la corrente oceanica più densa e pesante del pianeta. Poi, al
largo del Sud Africa e della Namibia, viene su, in superficie. E’ l’effetto dei
venti costanti che spirando dalla costa verso il largo spazzano l’acqua di
superficie verso est, verso il Brasile, pompando in superficie l’acqua più densa e fredda
come dal fondo di un pozzo. Allora la forte luce del sole
interviene ed il fitoplancton fiorisce rigoglioso, attivando così la rete
alimentare del braccio di mare più pescoso del pianeta. E ti spieghi perché,
malgrado la latitudine tropicale e l’immenso altipiano desertico alle tue
spalle, quel mattino in porto sei vestito come per andare a castagne nel sud
delle Alpi.
cape cross otaria orsina |
I catamarani che partono da Walvis Bay, tra immensi cargo e navi
appoggio, superano i reticolati dei vasti allevamenti di ostriche e puntano
verso le saline, dove vive una fitta colonia di otarie orsine del Capo, fenicotteri,
ed è facile incontrare piccoli gruppi di delfini tursiope, ma anche il
lagenorinco scuro, un piccolo cetaceo dalla livrea intensa, simile a quella di
un’orca marina, che frequenta le acque australi, tra la Nuova Zelanda e
l’Africa. E’ tra giugno e novembre che si verificano gli incontri con delle
vere star: in quel periodo le megattere o balene franche australi, attratte dal
plancton che nell’inverno australe fiorisce sempre più a nord, incrociano le
acque antistanti Walvis Bay. Ma i veri protagonisti di quella costa ricca e
difficile sono le otarie. Le otarie non mancano mai di curiosare festose,
intorno alle canoe, ai bagnanti, ai catamarani. Attratte da un’aringa o
soltanto da affettuosa curiosità.
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