18 mar 2021

Gli effetti speciali del calamaro vampiro



Non c’è bisogno di viaggiare nello spazio per incontrare creature aliene. Dagli ctenofori iridescenti al calamaro vampiro le profondità oceaniche ospitano una fauna che (per dirla come Massimo Boyer, biologo marino) ‘nemmeno il peggior bar di Guerre Stellari’. Con il progredire della tecnologia si va a frugare sempre più in profondità, dove si fanno incontri sempre più strani.

Alcune di queste creature irrompono in società diventando fonte d’ispirazione. È il caso del calamaro vampiro, Vampyroteuthis infernalis, che tradotto letteralmente significa calamaro vampiro infernale. Malgrado il nome inquietante questa creatura rosso-bruna di una trentina di centimetri di lunghezza, di infernale ha solo i colori, ma alcuni suoi comportamenti sono decisamente da stregone. O da nave spaziale.

Nel 2014 l’Aquario di Monterrey in California ne ospitò un esemplare pubblicizzando l'evento come se si trattasse di una star di Hollywood. I bambini ne restarono immediatamente impressionati (qualcuno anche troppo) e il pubblico poté  assistere ai suoi show senza calarsi negli abissi. Quelle del Vampyroteuthis infernalis sono profondità accessibili solo a sottomarini per la ricerca e ai ROV. Furono le immagini girate da questi ultimi a fare di questo cefalopode una celebrità.

Il calamaro vampiro vive tra i 600 e i 1500 metri di profondità, dove la luce non arriva più e la fotosintesi è una sconosciuta. Come i suoi nobili parenti cefalopodi, anche il calamaro vampiro è di sangue blu. Nelle sue vene scorre emocianina una sostanza che in certe condizioni di freddo e scarsità d’ossigeno è più efficiente dell’emoglobina. Un metabolismo lentissimo e branchie sovradimensionate gli consentono di vivere con solo il 3% di livello di ossigenazione.

 


Un calamaro dagli effetti speciali 

Si sa, i cefalopodi sono psichedelici e il calamaro vampiro si difende bene anche come stratega. Spruzzare nuvole di liquido nero nel buio degli abissi non ha molto senso, e l'evoluzione punisce gli imbecilli. quindi, per difendersi dai predatori il calamaro vampiro ha escogitato altro trucco. Per prima cosa arriccia tentacoli e membrane verso l'esterno e poi li avvolge attorno al suo corpo, rigirandosi come un calzino. È il momento in cui espone le sue spine. Se sottoposto a stress fugge con una tattica degna di un aereo da combattimento; inizia a compiere manovre evasive con bruschi cambiamenti di rotta, e se questo non basta espelle una nube di muco bioluminescente che forma innumerevoli sfere di luce blu. WOW!

Lo spettacolo pirotecnico può durare alcuni minuti. Questo furbo espediente serve a confondere i potenziali predatori, consentendogli di sparire nell'oscurità senza dover accelerare per lunghe distanze. In quel mondo di economia al risparmio lo show avviene solo in caso di grave pericolo. La produzione di muco magico, dal punto di vista metabolico, è infatti molto costosa. 

Le sue stranezze gli hanno guadagnato fan di ottima caratura. Nel 2005 Claire Nouviane, allora giornalista scientifica e documentarista, rimase così affascinata dal calamaro vampiro che volle sapere tutto su di lui. Scoprì che aveva uno sviluppo lento e che le femmine portavano avanti una gestazione lunghissima, oltre un anno. Scoprì che si nutriva di zooplancton e di sedimenti, poi la brutta notizia: gli alti fondali marini erano minacciati dalla pesca a strascico, un metodo in grado di distrugge quel delicato strato che si deposita sul fondo degli oceani, un habitat che il calamaro vampiro condivide con innumerevoli altre specie. Mettendo le cose insieme Claire scoprì che quel mondo lontano era seriamente in pericolo. Allora lasciò il giornalismo e la TV a tempo pieno e decise di utilizzare le sue capacità di comunicatrice e le tecniche del giornalismo investigativo per occuparsi dei fondali marini. Fondò Bloom, una NGO votata alla protezione degli oceani. Nel 2016 Claire riuscì a spuntarla davanti alla Commissione Europea per la pesca, facendo accettare all’Europa intera un limite di profondità di almeno 800 metri per la pesca a strascico. Questo successo le ha recentemente guadagnato il Premio Goldman per l’ambiente, premio che per prestigio è considerato un Green Nobel. E pensare che tutto iniziò, come Claire stessa ha dichiarato a The Guardian, osservando una creatura bizzarra e sorprendente, infernale di nome, che abitava un mondo in fondo al mondo. Il calamaro vampiro.


2018 © claudio di manao 
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