4 mar 2021

L’incredibile coincidenza degli squali luminosi





Il mondo sottomarino è psichedelico e chi lo conosce bene sarà d’accordo con me. Polpi e seppie s’inventano pattern lisergici e fantasmagorie ipnotiche degne di schermi giganti da dj set di musica Trance. Senza parlare degli ctenofori, dei nudibranchi. E più vai giù più trovi cose strane, dal calamaro vampiro al totano gigante. Eravamo tutti strabiliati dalla bioluminescenza del plancton, grazie alla quale noi istruttori sub incantavamo l’audience come dei maghi Merlino. Ma agli squali fosforescenti, almeno io, non c’ero mai arrivato.

C’era arrivato qualcun altro, invece, uno che conosco bene. Un mezzo parente, visto che è lo zio preferito della mia gatta. Ma parliamo adesso di squali psichedelici: ne hanno scoperte ben tre specie in Nuova Zelanda. Il più grosso i tutti è lo squalo kitefin, Dalatias licha, una bestiola di un metro e ottanta che sembra essere il più grande vertebrato luminoso. Ah, ecco, ci sono anche altri vertebrati luminosi dopo Odisseo e quelli che bevono latte di cocco al cesio, Atollo di Bikini DOCG.

Mentre gli scienziati si interrogano su come e perché certi squali abbiano deciso di illuminarsi, a me viene in mente lo zio della mia tenera miciottola. È, ovviamente, uno scrittore pazzo. Si chiama Marco Benedet e vive tre vite in parallelo: una sott’acqua, una a curare cani e gatti, l’altra a scrivere racconti e romanzi strani. Gli piace un casino il genere weird, anche se difficilmente lo ammetterà, quel genere a metà tra horror e comicità artatamente involontaria. Una specie di Ammaniti versione subacquea, ma non diteglielo. Tempo fa mi chiese un parere (subdola richiesta di editing) su un suo libro: Lo Squalo Luce Zeta. Trattavasi, ebbene sì, della comparsa di uno misterioso squalo luminoso, e questo almeno due anni prima che ne trovassero in Nuova Zelanda. Lo chiamo a Sharm el Sheikh, dove è attualmente ubicato.



- Ciao Marco, hai letto? Hanno trovato squali luminosi! Come facevi a saperlo? Io t’avevo dato subito del pazzo.

Ciao Claudio, ho saputo e non sono meravigliato. Mi piace pensare, fuori dagli schemi, con un approccio che apre alle intuizioni. Un paio d'anni fa, quando pubblicai "Lo squalo luce Z" non sapevo dell'esistenza degli squali luminosi, ma non era difficile intuire che prima o poi sarebbe uscito fuori qualche cosa del genere. Anche se per altri versi, per niente naturali come nel mio caso: se tu nel mare ci butti delle schifezze il mare per un po' sopporta, ma giunto oltre il limite reagisce e se non è Nettuno in persona magari è un suo scagnozzo, o magari la creatura più affascinante degli oceani diventa luminosa. Quando ho scritto "Lo squalo luce Z" ho pensato che quel limite fosse vicino e mi sono solo chiesto come avrebbe reagito il mare. Questa è la base del mio romanzo. Aggrediamo e inondiamo di schifezze un mondo che non conosciamo, visto che solo nel 2021 scopriamo pesci di cui ignoravamo, se non l'esistenza, la biologia.
Spero che il mio romanzo resti comunque un romanzo di fantasia in stile weird come ti è piaciuto definirlo, ma la realtà è davvero preoccupante.


- Mi ricordo che del tuo libro m’era piaciuto l’approccio scientifico, oltre al plot. Stava per nascere una collaborazione, basata sulla tua conoscenza dei virus, meglio della mia, su una possibile pandemia. Strano, vero? Oppure è normale?

I miei scritti partono da una base scientifica. A me con il lettore piace instaurare un rapporto di credibilità anche nei racconti di fantasia, se non di fantascienza.
Come (anche) veterinario i miei approfondimenti scientifici non si fermano mai.
La storia sugli agenti infettanti che sarebbero mutati... meglio che non l'abbiamo scritta, ci avrebbero dato degli iettatori. Io direi che è questione di ragionamenti più che ti intuizioni: gli allevamenti intensivi, molti praticamente senza controlli sanitari, uniti allo scellerato uso delle risorse ambientali possono solo esitare in pandemie per via dei salti di specie da parte di agenti infettivi. Non è difficile prevedere queste cose, solo che molti preferiscono non vederle.


- Nuova Zelanda: vorresti andare laggiù a conoscerlo? Sta un po’ fondo, però.


Non c'è luogo al mondo e, visti gli ultimi sviluppi delle attività di Elon Musk, fuori dal mondo che non visiterei, ho fatto una traversata atlantica in barca a vela da cui ho tratto il testo del mio libro "Diario di bordo di una traversata atlantica" anche se di vela ne sapevo zero.
Per la profondità invece ho dei limiti, quelli biologici. Ho ripetuto troppe volte ai miei allievi quali sono quei limiti... Fermiamici qui che questa è una lunga storia che tu conosci bene.


- Ma secondo te, perché il mare ci da sempre le sorprese più gustose? È pazzo anche lui?

Il mare di per sé è una sorpresa non come tale, ma perché noi cerchiamo (invano) di trovargli dei limiti che evidentemente non ha e quando scopriamo questi "sconfinamenti" li dichiariamo sorprese. Quante volte il mare ha sconfessato e infranto (nostri) preconcetti? Alcuni scienziati pensavano che la vita avesse dei limiti ben definiti prima di scoprire le fumarole in fondo agli oceani. Oggi alcuni pensano che le risorse del mare siano infinite e che il mare sia così profondo da inghiottire tutto senza conseguenze.
Il pazzo non è il mare.


- Hai mai preso degli allucinogeni?

Non ho fatto esperienze del genere, e qui in Egitto, anche se volessi, al massimo posso ricorrere alla birra Stella, quella delle copertine di alcuni tuoi romanzi.
Quando però, come mi è capitato, ho scoperto la presenza di alcuni esserini dove mai erano stati avvistati l'adrenalina m'è rotolata nelle vene al pari (credo) di quando si assumono molecole fantasiose.


- Dove troviamo il tuo libro?

Il mio ultimissimo romanzo è in dirittura d'arrivo e per me è di un genere inedito. Fantascienza. Come mio stile, leggendolo neanche ci si renderà conto di essere in un ambiente futuribile. Tutto pare credibile, anche l'arrivo di strani alieni che dopo aver parcheggiato le loro gigantesche navicelle spaziali in orbita iniziano una trattativa con Thor il delegato dell'ONU incaricato di affrontare e risolvere questa nuova incombenza spaziale...


- Parlavo di Lo squalo luce Zeta... dove lo troviamo Luce Zeta?

Su Amazon...
https://www.amazon.it/dp/6050425124 carta

https://www.amazon.it/dp/B07X9NTLG2 digitale


- Hai alte previsioni in saccoccia?

Uuh certo. Purtroppo, come hai detto tu, a quanto pare mi sono dato al genere weird e quindi le mie previsioni non possono essere che grigie.
Oltre alle previsioni però ho una certezza: ogni evoluzione non è dovuta al fato, le condizioni del mare come la qualità delle nostre vite sono tutte conseguenza delle nostre azioni. Tutte. Noi dobbiamo solo decidere, perché gli esiti, le reazioni, non sono così difficili da prevedere.


- Pensi ci sia uno zampino alieno nello squalo luminoso?

Facciamo due calcoli: all'incirca due anni fa avevo previsto gli squali luminosi, anche se per altri motivi, e poi... da alcuni mesi sto lavorando sul romanzo in cui considero l'arrivo degli alieni "La trattativa.
Ma io non so nulla come non so cosa potrebbero fare quelli lì. Colorare degli squali? Bah, potrebbero. Come potrebbero anche diventare presidenti degli USA. O è già successo?


2018 © claudio di manao 
- vietata la riproduzione anche parziale dei contenuti senza il consenso dell'autore -

Nessun commento:

Posta un commento