La musica è una parte fondamentale della nostra vita. Come il ridere e il piangere, la musica fa bene. Inizia qui un breve viaggio. Non aspettatevi aggiornamenti puntuali. Partiamo da un cult megagalattico: le canzoni di Bond.
Cominciamo: la più bella in assoluto è Skyfall e non ho nessuna voglia di discuterlo. Ne ero convinto appena l’ho ascoltata e leggendo i pareri di illustri critici ne sono convinto ancora di più. Adele non è il genere di cantante che mi aspettavo per un tale exploit. A parte le vecchie glorie come Shirley Bassey e Tom Jones ce n’erano a bizzeffe di band e musicisti con grandissime Bond-style songs nelle corde. Ma a tirar fuori la perfetta Bond-song è stata Adele. Skyfall… fa paura.
La
ricetta? Jazz, blues e cripto-tango.
I film di Bond, come concept film, sono seminali nella storia del cinema. Negli anni '60 e le Majors non sanno ancora molto del merchandising. Sulle Title song hanno le idee chiarissime: le canzoni, scalando le classifiche, vendono il film. Le canzoni devono alimentare il culto. Le prime Title Song ricordano il Bond’s Theme, scritto da Monty Norman e riarrangiato da John Barry. È un pezzo jazz che fa un uso esplosivo di fiati e percussioni, annunciati da una chitarra dai toni scuri, scale e accordi in minore. È la quintessenza della tensione. L’atmosfera è elettrica, misteriosa. C’è dentro il pathos dei segreti irrivelabili e dei rischi mortali. Il tema di Bond parte teso e diventa catartico, come le basi segrete della SPECTRE che Bond fa esplodere per salvare il mondo. Sono gli anni '60, dicevamo, e la siccità da serotonina del grunge e del dark è ancora sotto l’orizzonte. I temi di Bond consento ancora un glimpse sulla meraviglia. Come in Where Are You, Shirley Bassey, Moonraker. Torniamo a John Barry: è un jazzista ma il tango sembra essere la sua filigrana segreta. Almeno per un certo tipo di lavori. Oltre a Bond ha firmato altri temi per film d’azione, temi che contengono elementi della sanguigna danza argentina. Due esempi?
Ipcress
Attenti a quei due
Ancora dubbi
sul tango come ispirazione?
Le
peggiori performance
Le Title
Track che sto per elencare hanno contribuito a farmi storcere il naso su film di bond altrimenti
validi - o quasi -: For Your Eyes Only (Sheila Easton), The View To A Kill
(Duran-Duran) e The Living Daylight (A-ha) e poi Writing’s on the
Walls (Sam Smith) di gran lunga la più irritante, anche perché preferita a Spectre,
dei Radiohead. I Radiohead! E ancora Madonna, in Die Another
Day e Gladys Knight con Licence to Kill (1989). Ce ne sono altre ma non metto i link
perché ho a cuore le good vibes di questo post e di chi mi legge. Se volete
torturavi, cercateli su YouTube per conto vostro. Paul McCartney, con Live
And Let Die, ci spiattella una delle sue peggiori cafonate nella storia
del rock. Nel frattempo, c’erano band che sfornavano canzoni Bond-style con o
senza l’intenzione di farla diventare una Title-track, ma con tutte le carte
in regola.
Le
migliori performance wannabe
Ho raggruppato qui quelle che sono riuscito a rintracciare. Se ne trovate altre segnalatemele, aggiornerò il post. Il criterio è quello elencato prima: deve contenere tensione, paura e mistero. Senso di meraviglia e Tango filigranato.
10 - Mad
About You - Hooverphonic
Descritta da
Wiki come una Bond-style song, il video non lascia dubbi
sull’ispirazione. Gli Hooverphonic, una band poco conosciuta in Italia ma
capace di piccoli capolavori è la band che più di tutte ha prodotto canzoni in Bond-style.
Se vi va, fatevi un giro sui vari YouTube e Spotify, vale la pena. In questa
canzone c’è molto Bond ed il video suggerisce atmosfere da guerra fredda. Eccovela:
09 - Supremacy – Muse
Questo pezzo ha tutto: tensione, esplosioni l’immancabile tango subliminale. Al suo posto è stato scelto Skyfall, di Adele. Supremacy è bellissimo, ma con il
pezzo di Adele - onestamente - non c’è paragone.
08 - You Love
Me To Death – Hooverphonic
Qui ci siamo molto di più, l’atmosfera è perfetta: misteriosa e carica di tensioni. Il tango c'è ma è evanescente – il brano andrebbe accelerato per intuirne i passi - c’è comunque un omaggio: un suono che ricorda il cimbalom, usato da John Barry in Ipcress e altri lavori.
07 - Spectre – Radiohead
Questa
canzone è stata scritta dai Radiohead su richiesta della produzione per un film
Bond. Ha tutto, ha il mistero, la costruzione drammatica, rigorosamente in
minore. E… niente, la produzione preferisce Writing’s on
the Walls di Sam Smith, che diventa anche il singolo n°1 nelle chart
britanniche. Da stracciarsi le vesti.
06 - Hardcore - Pulp
Questo pezzo, anche se non aveva la minima intenzione di diventare una Bond Style Song, trasuda temi e atmosfere Bond da tutti i pori: ci sono i fiati che sparano, gli
accordi scuri, rigorosamente in minore, l’atmosfera misteriosa, un buon accenno
di tango e un senso di meraviglia perversa. Finirà male.
05- Tomorrow Never
Lies – Pulp
E niente, è
un pezzo, magnifico, ma gli era stato chiesto di scrivere una Bond-Style Song e loro
se ne sono usciti con un pezzo brit che ricorda i Rolling Stones di ‘You Can’t
Always Get What You Want’. Non ci meraviglia che abbiano scelto il lavoro di Sheryl Crow.
04 - The Pretty Reckless – 25
Anche se il
testo non ha a che fare con i temi di Bond, questo è un pezzo che trasuda
azione, tensione e mistero secondo i canoni di Bond.
03 - Straw - The
World Is Not Enough - Straw
Un bel pezzo di questa band britannica. Purtroppo competeva con il puro genio : i Garbage.
02 - Lana Del
Rey – Shades of Cool
Lana Del Rey è stata interpellata per una Bond Song. L’ha prodotta e pubblicata ma ve la risparmio. Di nuovo, al suo posto hanno scelto Writing On The Wall, di Sam Smith. Ma questo brano di Lana Del Rey, Shades of Cool, mi dà le vibrazioni, forse ancora più profonde, di You Only Live Twice, di Nancy Sinatra (007 - si vive solo due volte). I puristi mi scuseranno se posto una versione dall’audio pessimo, ma l’ho scelta per debunkare una diceria: Lana Del Rey sa cantare.
01 - Avicii - Addicted To You
È questa,
secondo me, la canzone Bond-Style perfetta. Ha tutto quel che serve, e ce l’ha
al massimo.
Le cover
Parlare, o
peggio, far ascoltare una cover a un purista è come ficcargli dell’ortica nelle
mutande. Sono tuttavia quasi sicuro che Bjork e Propellerheads, nelle mutande
di puristi, potrebbero avere l’effetto della menta e della cannella.
Eccone due:
Propellerheads & David Arnold
Infine Bjork (il capolavoro)
Va detto, per la cronaca, che il canone Bond viene infranto da John Barry stesso con We Have All The Time In The World (Al Servizio Segreto di Sua Maestà) cantata nientemeno che da Louis Armstrong. Bellissima. Segue You Live Only Twice, cantata da Nancy Sinatra.
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