Ma soprattutto: cosa c'entrano gli Oasis con 'Sbandati come plancton nella corrente'?
La reunion degli Oasis, sempre che Liam e Noel non si sfascino (di nuovo) le chitarre in testa è una buona notizia. Una buona notizia che ha a che fare con me, la mia vita e quello che scrivo. Sbandati come plancton nella corrente è un libro con una colonna sonora. Ci sono i Verve, i Groove Armada, i Pulp, i Suede, i Radiohead e, naturalmente, gli Oasis.
Nei primi 90 avevo smesso di comprare nuove uscite. La New Wave s’era giustamente stufata di sé stessa. Non puoi andare avanti in eterno con drum-machine che sanno di plastica, strani tintinnii e vocalizzi alla Bryan Ferry. Non avevo bisogno di comprare novità perché esse mi inseguivano, mi braccavano peggio di un Renato Zero che ti stana nei ristoranti italiani all'estero.
Pozzanghere
Cammino lungo un canale nei dintorni di Manchester. Ha appena smesso di piovere e le pozzanghere riflettono le nuvole stracciate e a batuffoli dell’estesa mezza stagione britannica. Sono piombato da poco nel mondo di Asterix e i Britanni, un mondo di steccati che incasellano i backyard, i giardini sul retro. Un mondo dove si parla di meteo e dove gli orticelli crescono perché a innaffiarli ci pensa il cielo. In quel mondo il sole, quando si manifesta, scatena sincero entusiasmo ed un rilascio istantaneo di serotonina allo champagne. Mi ritrovo a fischiettare un ritornello appena ascoltato:
“Maybe, I don't really wanna know how your garden grows cause I just wanna fly”
Forse non m’interessa proprio di sapere come va il tuo giardino perché voglio soltanto volare.
“Lately, did you ever feel the pain, in the morning rain as it soaks you to the bone?”
E poi, hai mai sentito il dolore nella pioggia del mattino che ti inzacchera fino all'osso?
Live Forever
Neanche me ne accorgo e sto partendo di nuovo, stavolta per le isole Cayman. Finirò in Messico, e poi tornerò alle Cayman. Ed è a Grand Cayman che mi accorgo di avere un appuntamento tutti i giorni alle sei del pomeriggio, ora di chiusura del centro sub. A quell’ora la playlist di Radio Gran Cayman manda in onda una delle canzoni più belle che abbia mai ascoltato. È Champagne Supernova. La voce graffiata e l’energia, quell’energia che è quasi un marchio di fabbrica della ditta Oasis, non le avevo riconosciute all’istante. Intanto io ritardavo, scientemente, la chiusura del centro. Oppure chiudevo e restavo dentro ad ascoltare. Da solo. Quella canzone sapeva di mare. E parlava di me. Poi torno a Londra. Scopro che gli Oasis sono dappertutto, sono diventati l’Inghilterra stessa. Sono i Beatles.
- Perché ho postato una cover dei Pretty Reckless? Perché contiene una chicca che conferma la tesi.
“Ma perché, perché Dio avrebbe scelto un fanciullo osceno come suo strumento?”
Onestamente, me lo aspettavo. Succede in un momento davvero particolare. Succede quando finisco la prima bozza del libro che chiude la trilogia di‘Figli di una… Shamandura’. Il titolo che ho scelto è LIVE FOREVER: la canzone che Noel Gallagher, nella sua consueta modestia, ha definito la più bella mai scritta nella storia del Rock. Non sono d'accordo con la sua valutazione. Sono però d'accordo su quello che ha dichiarato, sugli intenti:
"Era stato scritta nel bel mezzo del grunge e di tutto il resto, e ricordo che i Nirvana avevano un brano intitolato ‘I Hate Myself and Want to Die’, e io pensavo... Beh, io non me la bevo, cazzo. Per quanto mi piacciano Kurt Cobain e tutta quella merda, io non lo accetto. Non posso permettere che persone come lui arrivino, si facciano di crack e dicano di odiarsi e di voler morire. È una fottuta stronzata. I ragazzini non hanno bisogno di sentire queste assurdità".
Sbandati come plancton nella corrente è pubblicato da Nutrimenti_Mare é disponibile in tutte le librerie, fisiche ed online in versione cartacea ed ebook
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