“Ci sono otto
soli nel cielo, otto!” Mary Poppins mi sveglia così al mattino e mi chiedo in
quale sistema, di quale galassia sono finito. Uno con otto soli.
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Scendiamo le
scalette che dai borghetti alti e infrattati - a quanto pare infestati da daini - ci portano giù a mare. Io, Mary Poppins ed Enrica, la regista tatuata di
questo ennesimo evento subacqueo, ci precipitiamo giù in spiaggia, al Triton
Diving Club. La spiaggia è bianca, il mare è calmo e trasparente. Non c’è una nuvola in giro.
Just a
perfect day.
Una giornata perfetta. Il gommone fa avanti e indietro. Bombole e briefing. Il diving è ben organizzato, logisticamente impeccabile. Tommaso, istruttore tecnico, mi riconosce e mi stritola la mano. È andato alla
ricerca dei luoghi mitici: le targhette del Pirates’ bar coi nomi del club dei
100 e il famoso scalino dove fu avvistato l’elefante rosa.
Lui non lo sa ma
sono più emozionato io di lui di questo incontro: Tommaso, se mi leggi scrivimi!
Sta per partire la storia completa del club dei 100, con contributi
eccezionali, sarai il primo a conoscerne gli sviluppi, giuro.
La presentazione
sotto il gazebo inizia alla chetichella, c’è poca gente. Ma attimi dopo tutto
sembra fermarsi. In tanti arrivano in spiaggia ad ascoltare i miei racconti. Intervengono,
ridono, ridiamo. Sono in mezzo a subacquei veri, c’è un’altissima
densità di cani salati, quelli che ho nel cuore, quelli
che iniziano a stare meglio solo a tre metri dal bagnasciuga o dalla banchina. Ti
parlano di Sudan e di Mar Rosso riconoscono i disegni.
Poi parte il
gommone ‘dedicato’. Io, Mary Poppins, Alex, Valter e Fabio. Riccardo e Marica,
del Triton Diving Club, restano in superficie. So già che patirò un freddo
cane, ma chissene. Fabio e Ric li conoscevo via mail, tutti li conosco meglio
sott’acqua. Un grongo e una murena nella stessa tana, uno spirografo di
dimensioni abissali, salpe che brucano, orate e dentici in azione. Le tane sono quelle delle piovre di Paperino. Lo capisci dalla dimensione di sassi
che i tentacolati hanno accumulato intorno al buco e dalla dimensione delle ventose. Piovre giganti.
Torno
infreddolito, stavolta più di Mary Poppins che ha una sei millimetri e mezzo e io una cinque. Le sorprese non sono finite: scendendo dal gommone ci
viene incontro Nello, il nostro guru d’acqua dolce.
Sulla spiaggia
ormai c’è ombra e dobbiamo provare UGO, una specie di Mojito fatto col vino
bianco fermo. Ci sistemiamo al bar ristorante e ci raccontiamo storie e
esperienze finché la luna non diventa rossa sull’orizzonte del mare.
Allora qualcuno
pensa che è ora di andare, anche la luna è al tramonto. Abbiamo fatto
tardissimo e ci toccherà ciabattare su, in cima al borghetto infestato da
daini.
What a Perfect
Day
Grazie
Riccardo, Marica,
Alex e tutto lo staff del Triton Diving Club
Enrica Coltello –
Ulrike Knife – che ha concepito e attuato l’evento
Fabio e Valter, di Subtruppen, per le loro storie.
Innumerevoli
altri che sono intervenuti
Tutti voi e noi
siamo stati protagonisti di un
Perfect Day
“You're going to
reap just what you sow”
Raccoglierai ciò che hai seminato, canta Lou Reed
E questo è un augurio che vale per
tutti noi
Grazie ancora ragazzi e ragazze
...per un giorno perfetto
Bello. Che peccato non esserci :-(
RispondiEliminaBello!! Grande Claudio!
RispondiEliminaCla! I miss you!!
RispondiEliminaClaudio dà piacere a leggerlo e ad ascoltarlo, se poi parla di mare e lo fa da una spiaggia allora... :) :)
RispondiEliminaPS ti aspettiamo a Sharm, qui siamo pochi ma... tosti.
Marco Benedet
Grazie Claudio è stato veramente un piacere incontrarci, scambiare un pò di racconti sub e farci quattro risate ed un immersione insieme. Mi dispiace solo di non aver potuto dedicarti maggior tempo fra immersioni corsi ecc. Alla prossima.
RispondiEliminaWhat a perfect Day